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cercando alaska

recensione a cura di Alice Gasparotto, 1A Classico Liceo “Brocchi” Bassano

Al confine fra Grande forse ed oblio

Cercando Alaska è uno dei tanti libri dell’ormai ben noto fra i giovani John Green.

Il protagonista, Miles Halter, è un sedicenne impacciato della Florida con una passione per le citazioni, “quelle dette prima di morire, per intenderci, di personaggi famosi”.

Alla ricerca di un “grande forse”, convince i genitori a lasciarlo studiare alla Cuver Creek, in Alabama, dove si innamorerà perdutamente di una folle ragazza su cui si basa l’intero romanzo, Alaska.

Inizialmente la storia appare banale e si resta quasi delusi leggendo le vicende tipiche di un gruppo di ragazzi americani a stretto contatto con alcolici, droghe e sigarette, ma anche catturati e incuriositi dal conto alla rovescia al principio di ogni capitolo: “centosei giorni prima di cosa?” ci si domanda incessantemente e si prosegue la lettura alla ricerca di una svolta che non tarderà ad arrivare.

La narrazione si fa sempre più chiara e avvincente e si resta inevitabilmente e intensamente coinvolti in quanto poi accadrà: l’inizio della fine.

L’intero romanzo è pervaso da innumerevoli domande e spunti di riflessione su tematiche assai profonde e delicate che John Green ci presenta attraverso analisi, pensieri e pareri di questi personaggi dalle idee sconsiderate e stravaganti che, non a caso, li trascineranno più volte nel corso della storia in piccoli e grandi guai.

È un libro che chiunque porterà sicuramente nel cuore dopo una prima lettura perché la storia di Miles, voce narrante, dell’apparentemente spavalda e sopra le righe Alaska e dei loro amici, talvolta così ben descritti da sembrare reali e famigliari, intrappolata nelle pagine riempite dalla scrittura leggera e scorrevole di Green penetra dentro di noi, toccando, come in gran parte dei suoi romanzi, la tematica dell’oblio.

Per coloro che hanno sempre sostenuto quanto potenti possano essere le parole e si sono sentiti dire “con quelle non cambi il mondo, non fai una rivoluzione” questo romanzo è una rivincita: una storia che vale decisamente la pena di leggere e che, una volta terminata, fa addormentare con le lacrime ed il sorriso di chi non credeva di poter essere travolto da emozioni così forti per delle parole messe nero su bianco.

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