RECENSIONI TERZA CLASSIFICATA

Anna Cascioli, 3ASC LICEO “QUADRI” – VICENZA

Franz Kafka, La metamorfosi

metamorfosi

Con “La Metamorfosi”, racconto scritto in lingua tedesca nel 1912, l’autore praghese Franz Kafka ci regala uno dei personaggi più angosciosi ed allegorici della letteratura: il suo Gregor Samsa, che con il lavoro di commesso viaggiatore permette ai genitori e all’amata sorella di condurre una vita dignitosa, una mattina si ritrova nel suo letto trasformato in un orripilante scarafaggio.

Paradossalmente, il protagonista non si chiede quale possa essere il motivo della metamorfosi ma, con inquietante indifferenza nei confronti della sua nuova condizione, inizialmente si preoccupa soltanto di essere in ritardo per il lavoro e, successivamente, di non poter più fornire alcun sostentamento alla propria famiglia.

Kafka dipinge così un personaggio schiavo del lavoro e delle regole della vita borghese che, in una spirale di eventi narrati in modo freddo e distaccato, diventa il simbolo dell’alienazione dell’uomo moderno all’interno della famiglia e dell’intera società. L’uomo contemporaneo viene condannato all’insignificanza, e la metamorfosi diventa una metafora apparentemente vuota e incomprensibile della sua condizione: l’incomunicabilità nel protagonista si traduce nella degradazione dei rapporti familiari e nella sua inadattabilità all’ambiente circostante, in una dimensione chiusa e soffocante data dalla camera in cui Gregor è confinato. L’autore fonde elementi onirici e fantastici con descrizioni fortemente realistiche dando luce ad un racconto incisivo ed intrigante che sembra riflettere l’anima inquieta dello stesso Kafka: trascinato dal suo stile distaccato, nasce nel lettore la sensazione che quell’orrendo insetto fosse da sempre nascosto nell’esistenza avvilente ed irrisoria di Gregor Samsa.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Commenti chiusi